martedì 2 giugno 2009

Saltare da fermo


Il lungo ponte del 2 giugno è crollato sotto la pioggia. Molti hanno cercato di salvarsi scappando verso casa ma sono riusciti soltanto ad imprigionarsi nel traffico. Guarda caso, mi sono trovato in macchina proprio nel momento fatale, dovendo accompagnare mia nonna all'ospedale per la terapia di riabilitazione dopo la rottura di una spalla (dovuta ad una caduta di qualche mese fa). C'erano file ovunque, così lunghe che era difficile immaginare dove finissero. Non avevo guardato le previsioni per questi quattro giorni ma se dovessi giudicare dal numero di persone arrivate in riviera, non dovevano essere troppo brutte. Temo che abbiano volutamente esagerato in ottimismo per compensare il pessimismo (poi risultato infondato) espresso in occasione del ponte del 1 maggio.

Contavo su questi 4 giorni per acquisire il passo giusto, invece mi ritrovo ancora sfasato. Non sono ancora nella parte, per così dire. E' come dover saltare da fermo, si fa più fatica e non si guadagna molto terreno. Mi ci vorrebbe una bella rincorsa. E' una situazione difficile e spiacevole perchè mi costringe a tenere un'insolita distanza con le persone. Mi ritrovo a farmi domande come: "cosa vuole da me questa gente? Chi l'ha mandata?"L'altro giorno un ragazzo che non avevo mai visto prima mi ha chiesto addirittura un rotolo di carta igienica. Non è stato un bel momento.

1 commento:

  1. Ale, spero che tu abbia usato quel rotolo di carta igienica in gesso che uno dovrebbe tenere SEMPRE pronto all'uso. Visto che salti da fermo, mi trovo ad usare similitudini atletiche, potresti esercitarti nel lancio del rotolo di carta igienica in gesso mentre salti da fermo!
    A presto!!
    Ciao.
    D.

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