venerdì 3 luglio 2009

Aspettando la Notte Rosa

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Ormai ci siamo. Il grande giorno, anzi, la grande notte sta per arrivare. Non ricordo i nomi di chi ha ideato questa ricorrenza, si tratta di alcuni amministratori della provincia, se non sbaglio. Anche se non è un’idea originale (c’era già la Notte Bianca di Roma), risulta azzeccata. Se avessero potuto registrare i diritti d’autore a quest’ora sarebbero milionari.

Il rosa comincia a spuntare ovunque. L’albergo accanto al nostro ha scommesso sulle luci. Da un paio d’anni sono soliti sistemare dei fari ad illuminare la facciata con coni di luce colorata. Non è proprio rosa, dà più sul fucsia ma l’effetto è assicurato. Quest’anno hanno anche coperto le lampade esterne dell’ingresso con una carta colorata, fucsia anch'essa. Adesso assomiglia ad un mega-bordello, tipo quelli che si possono vedere ad Amsterdam o a Berlino. Non lo dico per invidia (e neanche perché sono un frequentatore di bordelli, intendiamoci) ma il rosa è rosa, non fucsia. Comunque sia, attira l’attenzione e questo è l’unica cosa che conta, no?

Nei primi tempi anche noi ci siamo fatti prendere la mano: festoni, palloncini, ghirlande, nastri, fiocchi, tutto rosa. Per non parlare delle magliette e dei cappellini. Alla fine non se ne poteva più. Pareva un reparto neonatale dove fossero nate solo femmine. E tutto il lavoro per mettere/togliere? Adesso siamo più sobri anche se non possiamo fare a meno di domandarci se sia troppo o troppo poco. Si vuole sempre essere all’altezza dell’occasione.

1 commento:

  1. Certo Ale, avresti potuto rendere pubblico che stavi indossando biancheria intima rosa, in onore dell'evento serale. Va bè, noi che siamo tuoi amici lo sappiamo!

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