mercoledì 22 luglio 2009

07

Non avrei voluto lasciar passare tutto questo tempo prima di tornare a scrivere qualcosa ma non mi è stato possibile. Il lavoro si è intensificato e anche il gran caldo ha fatto la sua parte. Tuttavia, la ragione principale è che siamo in luglio, il mese in cui si concentra la clientela più bizzarra, ostica e...come dire? "ad alta sensibilità".

Questa mattina, arrivando in hotel, ho trovato un'ambulanza parcheggiata proprio davanti all'ingresso. Ormai non mi allarmo nè mi spavento più: ordinaria amministrazione.
Il portellone posteriore era aperto e potevo vedere che all'interno c'era un operatore medico e un uomo sdraiato sulla barella, immobile. Avvicinandomi, cercavo di capire di chi si trattasse ma la parte più visibile erano le suole delle scarpe e non ho potuto individuarlo (non sono ancora arrivato ad un livello di confidenza così alto con i miei clienti: se mai dovesse accadere, abbattetemi senza pietà).
Una vicina mi affianca e, nel caso la cosa potesse sfuggirmi, mi informa che "la giornata non è cominciata molto bene!".
Entro e mi aspetto di trovare mia madre sconvolta. Non è proprio così e capisco che la situazione non è troppo grave. Mi aggiorna con poche parole e con un'occhiata che significa: "cos'altro accadrà adesso?".
Si tratta di un cliente svizzero arrivato pochi giorni prima. Fin dall'inizio aveva manifestato un malessere a causa di bruschi sbalzi di pressione. Questa mattina, appena alzato dal letto, si è irrigidito di colpo ed è andato giù come una mummia picchiando la testa contro la parete e procurandosi un ferita lacero-contusa alla fronte. Ha avuto qualche secondo di coma (così avrebbero detto i medici). Quando si è riavuto era completamente disorientato.
Si trova tutt'ora ricoverato in ospedale, in osservazione, e non si sa quando potrà uscire. Di sicuro non potrà tornare a casa con la sua auto.

Sembrà strano dirlo ma i veri problemi arrivano da quelli che scoppiano di salute. Quest'anno la solita compagnia ha subito qualche defezione. Mancano i coniugi P. di Torino perchè lui è in attesa di essere chiamato per l'operazione alla cataratta. Se lo conosco abbastanza, avrà già pronta da mesi la borsa per l'ospedale, come una donna incinta.
Un'altra coppia di Bologna ha dovuto rinunciare in seguito ad alcuni problemi del marito, persona simpaticissima ma accanito fan di Silvio. Prima di conoscerlo ero convinto che i più tenaci sostenitori di Berlusconi fossero imprenditori brianzoli e meneghini come lui invece ho scoperto che si tratta nientemeno di un pensionato bolognese. Il mondo sta cambiando troppo in fretta. Chissà come avrebbe commentato le vicende private del suo beniamino di questi ultimi mesi...cosa ci siamo persi!

Anche con qualche assenza la compagnia rimane nutrita e agguerrita.
C'è G., l'emigrata in Svizzera, vedova procace ultraottantenne (portati alla grande) che si è fatta accompagnare da una signora che era stata da noi qualche anno fa insieme alla sorella. Siciliane, anche loro emigrate in Svizzera. Al tempo la signora aveva appena perso il marito, affogato nelle acque di Cesenatico in seguito ad un malore, ed era la prima volta che tornava al mare. Una notte hanno scoperto un ladro in camera. Si era arrampicato fino al primo piano ma era stato messo in fuga a causa del sonno leggero delle due anziane. Il caso ha voluto che quest'anno le fosse assegnata la stessa camera ma G. ci ha pregato di cambiare stanza perchè la signora era ancora "in stato di sciocco" e non si era mai riavuta da quell'esperienza.

In un solo giorno, naturalmente di domenica, si sono guastati: la macchina del ghiaccio, 3 fornelli su 6 della stufa, 1 boiler su 2 dell'acqua calda.

Il mio amico entertainer dell'hotel di fronte è stato finalmente censurato. Una domenica sera era partito come al solito per il suo show ma dopo meno di mezz'ora è stato ammutolito, probabilmente da un emissario del parrocco o dal parroco in persona che aveva visto già compromessa la funzione serale all'aperto.
Adesso si esibisce il giovedì.

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