giovedì 23 aprile 2009

TV in camera

Sto passando al vaglio tutti i televisori nelle camere. Controllo l'inclinazione delle mensole, stringo le cinghie di sicurezza, inserisco le batterie nei telecomandi e verifico il loro funzionamento. Devo anche regolare il volume e bloccarlo su un livello adeguato, in modo che non possa disturbare i vicini di stanza. So per certo che più d'uno mi chiederà di alzarlo, anche considerando il fatto che adesso per le strade c'è ancora calma e silenzio. Non sarà più così tra qualche settimana. Inoltre, ci sono le persone anziane con l'udito inesorabilmente compromesso. Quelli che faticano più degli altri a seguire la tv sono anche quelli che stentano di più a rinunciarvi.
Uno dei pochi meriti che riconosco alla televisione negli alberghi è che rende spaziose anche le camere più anguste. Accendi la tv e quelle quattro mura si allargano, sembrano meno opprimenti. A dire la verità ci sarebbe un rimedio anche migliore: restarsene fuori, magari giocando a carte o chiacchierando con qualcuno tuttavia per molti è più facile rifugiarsi nelle vecchie abitudini domestiche. Guardare la televisione è una comoda scappatoia dalle occasioni di socializzazione. Allora perchè non un libro? Con i libri i muri non soltanto si allargano ma scompaiono. Tuttavia i libri sono meno ruffiani della tv e richiedono concentrazione e partecipazione. A queste condizioni, molti si rassegnerebbero a socializzare.
Un giorno mi piacerebbe mettere in pratica un'idea che mi accompagna da qualche anno: appendere in tutte le camere una piccola mensola e stiparla di volumi di vario genere, da acquistare appositamente ai mercatini dell'usato. Sarebbe divertente sceglierli. Lascerei la libertà di portarseli a casa, non sia mai che voglia privare qualcuno del piacere di sapere come va a finire una storia. Anche così, ci sarebbe sicuramente chi deciderebbe coscientemente di rubarli però mi darebbe meno fastidio del furto di asciugamani, portaceneri o telecomandi. Di contro, non capita spesso che qualcuno lasci un libro in albergo, anche perchè sono pochi quelli che ne portano. Non credo all'esistenza dei "lettori da vacanze", chi ama leggere lo fa sempre e in ferie lo fa molto di più ma chi non è lettore perchè dovrebbe diventarlo per una o due settimane all'anno? Comunque, è più facile che si dimentichino un giacchetto, un costume, un capo di biancheria o un paio di scarpe. L'anno scorso un cliente partì lasciando in camera tutte le scarpe: le aveva sistemate sotto il letto e lì sono rimaste. Una volta arrivato a casa ci ha telefonato pregando che gliele spedissimo per posta quanto prima. E' stato uno dei pacchi più grossi che ho dovuto fare.

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