martedì 4 gennaio 2011

Tagliare i ponti


Come se la situazione non fosse già abbastanza compromessa, dovremo rassegnarci ad un anno senza "ponti". So che può sembrare incredibile ma qui da noi è una notizia da prima pagina e infatti i quotidiani locali ne hanno subito approfittato. In teoria, che il 2011 avesse questa sinistra caratteristica, lo si sapeva anche 10 anni fa ma chi se ne preoccupava? Ora tutti ostentano sorpresa e sgomento. 
Per la nostra riviera già sofferente, lo scenario che si presenta all'orizzonte assume contorni tragici. Dopo la nebbia, il ghiaccio, il sonno, il caldo, un nuovo killer è arrivato in città: il calendario!
Nelle prime reazioni a caldo, c'è chi minaccia di passare direttamente al 2012 o addirittura al 2013, tanto per far capire che qui non scherziamo. 
Chi avesse già appeso al muro il calendario 2011 rischia di essere additato come disfattista ed eretico. Si potrebbe fare un'eccezione per meccanici, gommisti, carrozzieri, elettrauti e barbieri ma chi ha più visto un calendario di donne nude nei garage, nelle officine o nelle botteghe? (chissà perchè certe tradizioni scompaiono così, nell'indifferenza generale).
Sono iniziate le prime incursioni nelle sedi di banche e assicurazioni per rastrellamenti in serie di agende e almanacchi da ammucchiare su pire tempestivamente allestite in spiaggia ma una mareggiata notturna le ha mangiate insieme a metà della battigia e alle dune di sabbia che erano state preparate per il ripascimento del litorale in vista della nuova stagione. Albergatori e bagnini sono crollati sulle ginocchia esclamando: "merda, allora siamo circondati!"

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