domenica 30 gennaio 2011

L'inferno brucia ma anche il Paradiso scotta

Se n'è parlato per una settimana ed è successo davvero: Karima El Mahrough, alias Ruby "Rubacuori", è stata ospite alla discoteca Paradiso di Rimini, sulle colline di Covignano. 
Qui in Romagna siamo piuttosto bravi a cavalcare le mode, a rilanciare i tormentoni, a cucinare in tutte le salse i fatti di cronaca per presentarli in tavola come eventi di costume. Ogni pretesto è buono per mangiarci, berci e ballarci sopra. Sappiamo rivendere più di una volta anche l'idea più sfruttata. Tutto ciò non è necessariamente un male anzi, non lo è quasi mai. Inoltre, diciamo la verità, perchè dovremmo indignarci se una ragazza con il background di Ruby viene invitata e remunerata da un locale notturno quando ce ne sono molte altre che sono state assunte per lavorare in televisione o addirittura sono state piazzate in qualche consiglio regionale e, Dio non voglia, anche alla Camera dei Deputati della Repubblica? Tuttavia, almeno per una volta, avrei voluto rinunciare, passare la mano. Invece no, qualcuno non ha saputo resistere e ha colto l'ennesima occasione giustificandosi in maniera atroce: non importa chi fa cosa, l'importante è che se ne parli. Seguendo questa logica, bisogna concludere che, se non fosse per le spesse mura di un carcere, anche Rosa Bazzi e Olindo, Romano, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, o addirittura Michele e Sabrina Misseri sarebbero gli ospiti ideali per un sabato sera in discoteca. Con una differenza: tutti loro hanno fatto molto male a qualcuno, da Ruby in sù ne hanno fatto altrettanto a tutti (e ancora non si sa come finirà).
Ci sono stati albergatori (uno in particolare e, conoscendolo, nessuno si è stupito: c'è anche chi si distingue in peggio) che hanno proposto pacchetti promozionali per la serata. La mia stima e la mia ammirazione vanno a tutti gli altri.
Temevo di dovermi vergognare ma se è vero che l'evento si è dimostrato un flop e che qualcuno tra quelli che l'avevano promosso si è pentito di averlo fatto, vuol dire che non tutto è perduto!

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