lunedì 21 marzo 2011

La stagione dell'amore



A questo punto, non ci si può più stupire. Non si può neanche fingere di stupirsi. C'è stato un tempo in cui certe cose erano risapute ma si poteva ostentare ingenuità o indignazione. Oggi che il meretricio è stato sdoganato anche ai più alti livelli istituzionali facendolo passare per "belle feste del tutto innocenti", che senso avrebbe intestardirsi nella difesa di valori desueti come il senso del pudore o la pubblica morale?
Abbiamo imparato a chiamare manager gli impiegati, impareremo a chiamare escort le mignotte. E poi, non dimentichiamolo mai, c'è la crisi. Cosa dovremmo farne delle migliaia di appartamenti vuoti sulla riviera? Certo, potrebbero almeno smetterla di costruirne invece è tutto un fiorire di complessi, villaggi, residenze...che resteranno tristemente vuoti. Perciò nel ravennate hanno trovato la soluzione al problema o forse si è trattato di un fenomeno spontaneo, come la vegetazione che cresce negli interstizi del cemento.
I lidi ravennati, così come i lidi ferraresi, hanno un rapporto appartamenti / alberghi molto più sbilanciato a favore dei primi, rispetto alla realtà riminese. Ma anche qui da noi il fenomeno è evidente e in continua crescita. Se aggiungiamo il fatto che da diversi anni le amministrazioni locali hanno dichiarato guerra alla prostituzione di strada, si ha un quadro più preciso delle cause che hanno incrementato il numero di appartamenti occupati da operatrici del sesso.

Non passa anno in cui riceviamo almeno una richiesta per l'affitto di una camera per tutta la stagione. E non si tratta di  vedove attempate che desiderano trascorrere l'estate lontane dalla città.
Una sera di alcuni anni addietro entrò in albergo una donna sui trentacinque anni, dalle forme abbondanti e dal vestiario ristretto, capelli biondi arruffati e la pelle diafana coperta di bugni, foruncoli, tagli, lividi e altri segni di difficile interpretazione. Domandò quanto costasse affittare una stanza per tutta l'estate e poi, dopo il nostro diniego, chiese dove si trovasse la farmacia più vicina.
Qualcuna, riconoscendo di trovarsi davanti persone che sanno di cosa si sta parlando, si spingono fino al punto di farti capire che la stanza servirebbe solo a loro, per dormire e lavarsi. Non si sarebbero portate il lavora a casa, insomma.
In genere diciamo loro la verità: che non affittiamo stanza per periodi troppo lunghi perchè abbiamo la nostra clientela abituale da soddisfare. Spesso non è nemmeno facile trovarne una dato che ci sono già prenotazioni in periodi diversi della stagione. Resta sottinteso che, anche se ci fossero, non le concederemmo mai.
Più facilmente, capitano richieste per una sola notte. La scorsa estate una ragazza che viveva in un appartamento dall'altra parte della strada mi vide sulla porta dell'hotel mentra stava camminando lungo la via e cambiò direzione per dirigersi verso di me. Sapevo che lavorava in un night-club (e non solo), la vedevo spesso in compagnia di uomini diversi, quindi immaginai subito il tipo di richiesta che stava per avanzare.
Chiese una stanza per la notte perchè doveva vedersi con una persona e a casa sua c'erano il suo bambino e sua madre che era venuta a trovarla dalla Romania. Parlò con un sorriso obliquo, come se già immaginasse la mia risposta che fu: "mi dispiace ma siamo al completo". Naturalmente, non ero dispiaciuto e credo che si notasse ma non ero nemmeno scandalizzato o indignato e non c'era motivo di esprimere un diprezzo che non provavo. La ragazza mi sorrise e se ne andò senza una parola, ci eravamo intesi benissimo anche così.

Che siano professioniste o studentesse che vogliono pagarsi le vacanze o l'università cambia poco: la stagione in riviera riserva possibilità da non lasciarsi sfuggire tra cui anche tutti questi appartamenti vuoti che hanno costi ormai improponibili per tanti. Se si trova ancora qualcuno che paga senza fiatare basta non fare troppe domande.


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