domenica 15 agosto 2010

Un posto pericoloso

Sarà che comincio ad accusare la stanchezza ma in certi momenti questo mi sembra un posto pericoloso.
Meno di due settimane fa uscivo per andare a fare il solito carico di spesa. Stavo per salire in macchina quando l'ululato di una sirena mi ha bloccato tra il montante e lo sportello. Sono arrivati un'ambulanza, un'unità medica di rianimazione e un mezzo dei Vigili del Fuoco. Si sono fermati lungo la via, davanti all'albergo prospicente il nostro. I paramedici si sono lanciati all'interno mentre cinque Vigili del Fuoco sono scesi dal mezzo e hanno cominciato ad aprire portelli e portelloni. I passanti si isono immobilizzati, teste e busti sono comparsi alle finestre e ai balconi. Alcuni vigili urbani che passavano di lì casualmente si sono affrettati a bloccare l'ingresso nella via e a deviare il traffico.  Per un istante sono stato travolto dall'istinto di scappare e di risparmiarmi quello spettacolo ma l'assembramento di mezzi mi impediva di uscire con la macchina. Ci vuol poco ad immedesimarsi e infatti ero già alle prese con il pensiero: sarebbe potuto toccare a noi...che mi mette addosso sempre una certa angoscia.
Un Vigile del Fuoco si è caricato in spalla una sorta di zaino metallico che dei cavi collegavano ad una enorme tenaglia. Un collega lo ha aiutato a trasportarla all'interno.
Ho provato a farmi un'idea di quello che poteva essere successo. Non vedo uscire fumo da nessuna parte e quell'attrezzo non serviva di certo a spegnere incendi. Qualcuno rimasto chiuso nell'ascensore? Ma i paramedici allora? Forse l'ascensore è precipitato! Nel corso degli anni mi sono immaginato tutti i possibili incidenti con l'ascensore e tra questi c'era anche la rottura dei cavi che lo sorreggono e lo fanno viaggiare.
Alcuni clienti dell'hotel erano seduti ai tavolini della terrazza e non sembravano particolarmente allarmati. Forse la situazione non era così grave oppure il cinismo umano ha raggiunto nuovi traguardi.
Con il passare dei minuti sono trapelate le prime indiscrezioni: una dipendente dell'hotel che lavorava in cucina aveva un braccio incastrato nella macchina impastatrice. Le mie ginocchia hanno barcollato. Mia madre, che si trovava a pochi metri da me, si è messa una mano davanti alla bocca per smorzare un grido di orrore.
Poco dopo i Vigili del Fuoco sono usciti. Quello che portava le tenaglie si è affrettato a togliersi di dosso tutto il macchinario e ha sbottato: " che cazzo di sudata!". E si è acceso subito una sigaretta. Non mi sono parsi bei segnali, temevo di veder uscire la poveraccia con il braccio maciullato. Però un'impastatrice non è un tritacarne, a meno che non fosse così potente da avergli staccato la mano.
La donna è uscita in barella accompagnata dai paramedici. che l'hanno caricata sull'ambulanza. Sembrava più esausta che spaventata e aveva una mano tumefatta e gonfia, con lividi che risalivano fin quasi al gomito. Tutto sommato se l'è cavata abbastanza bene perchè non ha riportato nemmeno una frattura e dopo qualche giorno  è tornata a lavorare.


2 commenti:

  1. Beh, poteva andare peggio.
    Buon Ferragosto.
    :)

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  2. Buon Ferragosto anche a te! (comunque ancora la stagione non è finita...il peggio è sempre in agguato!)

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